Dodicesima Puntata - 2 maggio 2011

Continua la navigazione del silente ma mortifero Kirye Eleison nelle fogne intasate di una Udine postnuclearizzata. Continuano anche i furibondi assalti dell'odiato nemico, che ricorre ormai anche alla subdola arma psicologica per cercare di piegare il morale dell'ultimo manipolo di eroi che continua a resistere. Tra un feroce combattimento e l'altro, emergono dai dialoghi che intercorrono tra l'invitto Comandante Hagbard Celine e il suo fido luogotenente - il Cavaliere Lisandri Codut - nuovi elementi sulla vita a bordo. Elementi al solito inquietanti.
Innanzitutto pare che a bordo del sottomarino a propulsione escrementizia ci sia tra i membri dell'equipaggio un grosso problema di omonimia. Pare infatti che cambusiere, attrezzista, nostromo e capomacchinista si chiamino tutti Bepi. Il fatto che l'ineffabile Capitano Hagbard Celine riesca a destreggiarsi in questa situazione è l'ennesima prova del suo eccelso valore.
Il secondo elemento ormai certo è la condizione di conclamato analfabetismo temporaneo disorientamento culturale del Cavaliere Lisandri Codut. Ci inchiniamo infatti davanti alle inumane capacità di sopportazione palesate dall'invitto e misericordioso Comandante Hagbard Celine di fronte alla manifesta incapacità approssimativa prestazione oratoria di Lisandri nel declamare delle poesie in friulano. Con tutto il rispetto dovuto a colui che comunque il Comandante ha scelto come suo fido luogotenente.
Coraggio, invitto Comandante Hagbard Celine. Tieni duro...


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